L’approvazione popolare

L’ESERCITO USA VICINO A “UNA GUERRA DI TROPPO”

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Il 27 maggio, in Usa,  è il Memorial Day,  che  celebra i caduti  delle guerre.  L’ufficio di propaganda ha avuto la sfortunata idea di chiedere in un tweet:  “Come ha influito su di te servire la bandiera?”.   Le risposte non sono state quelle previste, patriottiche e militariste. Più di 11 mila tweet furiosi, dolorosi,   amarissimi,  hanno rotto   la coltre della narrativa ufficiale. Storie di suicidi di reduci, di disturbi post-traumatici ed alcolismo  conseguenze, depressione ed ansia  ed incubi,  ed anche violenze carnali subite da ufficiali,  mancata assistenza sanitaria; racconti di crimini di guerra e di danni permanenti per esposizione ad agenti chimici.

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Il Risorto

RIECCO IL “CALIFFO”. TUTTO FALSO. SOLO IL PERICOLO E’ VERO.

 

Ben pasciuto,  riposato e disteso,  per nulla provato e smagrito da una guerra  che ha perduto  rovinosamente  (ancora poche settimane fa lo si dava nell’ultima trincea dell’ISIS a Baghouz a morire con gli ultimi fedelissimi; i kurdi  gareggiavano con l’esercito siriano per catturarlo, si diceva) è riapparso Al Baghdadi.

Spero che nessuno abbia ancora il minimo dubbio:  questo personaggio, selezionato  dagli americani ad Abu Ghraib, è stato messo a capo di un’armata di guerriglia e terrore per l’occupazione della Siria, pagato dal regno wahabita, addestrato da Cia, NATO e Mossad, nell’ambito dell’operazione CIA chiamata “Timber Sycamore”, su cui sono stati scritti libri; al più ampio scopo del cosiddetto Piano Kivunim, la creazione di una zona di vastissima instabilità, degrado morale e materiale,  e terrore islamista attorno alla “sola democrazia  del Medio Oriente”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Timber_Sycamore Continua a leggere


La trama

USA, UNA VECCHIA (ANCHE SE PERICOLOSA) TIGRE DI PAGLIA?

Anzitutto:  E’ israeliano uno dei due piloti sul caccia indiano– un Sukhoi 21 UPG – abbattuto dai caccia pakistani    negli scontri aerei di metà febbraio, e che si sono eiettati prima di precipitare. Lo ha rivelato il giornale pakistano Ummat: “….Non solo l’India ma anche Israele erano per l’aggressione al Pakistan ed una parte degli aerei da combattimento indiani , armati di missili israeliani [Rafael Spice-2000, bombe teleguidate]. Uno dei piloti del Sukhoi abbattuto è israeliano, cosa che Tel Aviv non ha voluto mediatizzare”. Continua a leggere


Il nuovo Avvento

LA GRANDE GUERRA AMERICANA: 2019-2024

Dura 40 minuti, Ma è da ascoltare e diffondere.

   

https://www.maurizioblondet.it/la-grande-guerra-americana-2019-2024/


Come siamo arrivati a questo punto?

Le conseguenze di una guerra nucleare sulla società americana

Sommario
Gli Stati Uniti sono emersi dalla Seconda Guerra Mondiale come la principale potenza economica e militare del mondo. Da quel momento l’egemonia degli Stati Uniti si è basata su: 1) un’ineguagliabile forza militare, 2) il controllo delle riserve energetiche mondiali e 3) il ruolo del dollaro USA come valuta di riserva mondiale. Tutti i pilastri che sostenevano il dominio globale degli Stati Uniti sono ora minacciati dal perdurare del declino economico degli Stati Uniti, a cui si affianca il continuo sviluppo economico della Cina e di altri paesi asiatici, che utilizzano sempre più spesso per il commercio internazionale valute diverse dal dollaro USA. Il declino economico degli Stati Uniti sta alimentando l’instabilità mondiale e aumenta la possibilità di conflitti tra le potenze globali. La minaccia di una guerra nucleare incombe perciò su tutto il mondo.

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Un orrore senza fine?

Dal 2018 al 2019 – Una rapida analisi di alcune prospettive

THE SAKER
thesaker.is

L’anno 2018 passerà alla storia come un punto di svolta nell’evoluzione dell’ambiente geostrategico del nostro pianeta. Di questo esistono molte ragioni e non le elencherò tutte, ma ecco alcune di quelle che, personalmente, considero più importanti:

L’Impero ha vacillato. Diverse volte.

Questo è probabilmente lo sviluppo più importante dell’anno: l’Impero Anglo-Sionista ha minacciato a destra e a sinistra e ha compiuto passi ancora più inquietanti, ma, alla fine, ha dovuto fare marcia indietro. In effetti, l’Impero è in ritirata su molti fronti, ma elencherò solo alcuni dei più importanti:

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Hurry up

Washington Post: “Sveglia. L’esercito americano non è invincibile”

Washington Post: Sveglia. L'esercito americano non è invincibile

Secondo il quotidiano statunitense, “la storia meno nota a Washington oggi è la perdita della potenza militare statunitense.”

In un editoriale di Robert J. Samuelson, giornalista del quotidiano statunitense ‘The Washington Post‘ si evidenzia che la perdita del potere militare dell’esercito degli Stati Uniti è “una lezione particolarmente importante alla luce di eventi recenti come le dimissioni del segretario alla Difesa Jim Mattis, la decisione affrettata del presidente Trump sul ritiro delle truppe americane dalla Siria, l’annuncio da parte della Corea del Nord del suo desiderio di mantenere le armi nucleari e infine il massiccio attacco informatico da parte di cittadini cinesi.”

Fine dei giochi

LA RUSSIA NON “SCHERZA” PIÙ CON L’OCCIDENTE: SI PREPARA ALLA GUERRA

L’impressione che si ricava dagli ultimi avvenimenti, in particolare dall’episodio accaduto nelle acque del Mar Nero fra le navi ucraine e quelle russe, è quella di un clima decisamente mutato nelle relazioni fra Russia e Occidente (USA-NATO-UE) e diventato di aperta ostilità e predisposizione al conflitto, costi quello che costi. Continua a leggere


Una tigre di cartone con gli artigli di carta.

I Cinesi hanno messo in ginocchio l’esercito americano – Ora il Pentagono se ne rende conto

Nel sistema della difesa nazionale degli Stati Uniti è stato scoperto un grosso punto debole, molto difficile da sanare. La reazione del Pentagono rasenta un malcelato panico e i giornalisti che hanno esaminato i risultati di una ricerca, portata a termine da esperti americani per studiare a fondo le condizioni dell’esercito americano e dell’industria della difesa, ammettono che nelle recenti, “strane,” azioni del presidente Trump c’è, in fondo, una logica ferrea: vuole impedire che l’America si trasformi in una tigre di cartone con gli artigli di carta.

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“Non ho portato olive”

“La Russia si prepara ALLA guerra. Gli americani, LA guerra”